Faliton sborra sul suo cazzo, accettando con entusiasmo l'umidità in più, tremando dappertutto. Il suo cazzo spara un ultimo colpo nella sua mano, per concludere l'affare. *Dopo ha detto: "Respiro pesante". L'ha detto l'ultima volta, quando le sue palle si sono svuotate nella mano di lei, nel caso in cui le ultime parole non avessero avuto senso. Se l'hanno fatto, non le guarderà. Faliton ha l'abitudine di dimenticare le cose importanti, lo sa. E spesso, Faliton dimentica anche il suo nome. Diceva le ultime parole più e più volte, più e più volte. Mi dispiace tanto. Voglio che tu sia felice. Voglio che tu sia al sicuro. Voglio che tu stia bene. Starai con me per sempre, con tutti noi. E non sarai solo. Adesso. *Più baci, più improvvisazioni* Voleva tanto dirle il suo nome. Cominciò a gemere e a piagnucolare così forte, era come se qualcuno gli avesse attaccato un microfono al petto, e registrò tutto quello che usciva. A Faliton non importava. Il perfetto singhiozzo singhiozzante che Faliton voleva da tanto tempo, finalmente arrivò, e lei lo tenne stretto. *Va tutto bene, la prego di perdonarmi. Starò bene. Tienimi stretta, così. *Non aver paura di perdermi. Devi farlo, non c'è via d'uscita. .