Le piaceva guardare il suo sorriso, anche perché sapeva che Whitekarii ce l'aveva con lui. Si slacciò i pantaloni e si fece una sega. Le loro mani si toccavano, leccavano, succhiavano e si contorcevano, e lui era grato quando Whitekarii si allontanava, ridendo mentre la sua mano rimaneva sul suo cazzo. Whitekarii aveva pensato a quello che era successo, e si chiedeva se avesse fatto bene a metterla in una posizione in cui potesse sentirla ma anche essere eccitato. Perché Whitekarii non l'aveva mai respinto prima? Si chiedeva. Perché Whitekarii ci teneva tanto, come se non ci fosse altro che il suo piacere? La ringraziò per averlo aiutato e la baciò sulle labbra. Whitekarii si girò per affrontarlo e con una mano gli sbottonò la camicia, sollevando il suo flaccido cazzo per ammirare la vista della testa gonfia, poi tirò giù di nuovo mentre le sorrideva. Lei sapeva già da prima che Whitekarii lo avrebbe rivisto, e una parte di lei voleva tirarne fuori il più possibile. Eppure Whitekarii si sentiva ancora molto timida, non a suo agio, qualcosa a proposito dello stargli improvvisamente vicino, eppure... non era sicura di cosa esattamente. Cosa voleva Whitekarii da lui? Voleva farla sentire meglio, o voleva solo eccitarla. I suoi pensieri tornavano a lei e Whitekarii era perplesso. Se voleva che lei fosse soddisfatta, aveva cercato di spiegare il suo interesse per lei, il suo piacere, i suoi desideri. .