Emma suggerisce che questa visione di parte e il licenziamento preventivo di eventuali problemi che sorgono potrebbero portare a una riluttanza a cercare aiuto per problemi meno gravi. Fortunatamente, il numero di donne che segnalano reazioni avverse alla pornografia sembra essere in aumento. Più di due terzi (68 ) di quelle intervistate da PIPA, circa 19 anni dopo il lancio del sondaggio, hanno dichiarato di aver avuto problemi con la pornografia. Attribuire questo aumento all'apparente natura non consensuale di molta pornografia è problematico. Delle donne che hanno avuto effetti negativi dalla pornografia, 60 non credono di essere state loro ad avviare il contatto con la persona o il sito web. Allo stesso modo, 40 non sono convinte dall'argomento che la pornografia sia dannosa per il sesso. Non sono convinte perché credono che il rapporto sessuale abbia le sue sfide emotive e fisiche e che non abbia bisogno dello stimolo aggiuntivo offerto dalla pornografia per essere piacevole. Tra le donne che hanno subito un trauma sessuale, più della metà (52 ) non credeva che la visione della pornografia fosse un fattore determinante. Allo stesso modo, 52 non sono convinte dall'argomentazione secondo cui la visione della pornografia è sicura, in quanto non sono stati associati ad essa esiti negativi. La questione è illustrata al meglio da una donna che, pur lottando con i suoi sintomi di disfunzione erettile, è stata comunque in grado di godere sia dei preliminari che dei rapporti sessuali. .